Berlusconi si è dimesso. Fine di un'epoca. Arcigay: anche lobby gay ha scavato fossa
Patané a KlausCondicio: “La dichiarata omofobia del Premier ha avuto rebound internazionale spaventosi condizionando l’immagine dell’Italia"
Domenica 13 Novembre 2011 da Gay News
Roma - “Ben venga la tesi, anche se fortemente esagerata, di oltranzisti cattolici e leghisti che sostengono come le presunte 'lobby' gay abbiano scavato la fossa al governo Berlusconi. E’ vero, a dargli una spallata fondamentale siamo stati anche noi, per esempio con l’ultimo Gay Pride, e con la nostra attività di denuncia italiana e internazionale contro le discriminazioni. Ma sarebbe sbagliato parlare di una nostra vittoria perché lo è di tutta l’Europa civile.” Lo ha dichiarato il Presidente dell’Arcigay Paolo Patanè, ospite del talk show KlausCondicio in onda su YouTube, che ha dedicato la puntata alla fine del governo Berlusconi. “La dichiarata omofobia del Premier ha avuto rebound internazionale spaventosi, condizionandone negativamente l’immagine e gettando sull’Italia un percepito di terribile oscurantismo” ha detto Patané. E alla domanda di Klaus Davi “quanto ha contato l’ostilità dei gay nella fine della sua corsa?” “Molto. Non tanto solo quelle delle associazioni gay, ma di tutte le istituzioni europee e delle democrazie dell’Unione, del Parlamento Europeo che non hanno condiviso l’omofobia spinta di Berlusconi e la sua determinazione a negare i diritti riconosciuti da tutta l’Europa.” Patanè ricorda nel corso della puntata: “mentre Berlusconi si esercitava un machismo da caserma e si distingueva per la sua aperta e violenta misoginia, Merkel nominava ministro degli esteri un gay regolarmente sposato con un uomo, i sindaci gay di Parigi e Berlino venivano riconfermati; Obama si batteva per i gay nell’esercito. Per lui è stato l’inizio della fine…”
Nella foto: Flashmob di Arcigay Pianeta Urano Verona davanti alla Prefettura di Verona, dopo le dichiarazioni omofobe di Berlusconi
Patané a KlausCondicio: “La dichiarata omofobia del Premier ha avuto rebound internazionale spaventosi condizionando l’immagine dell’Italia"
Domenica 13 Novembre 2011 da Gay News
Roma - “Ben venga la tesi, anche se fortemente esagerata, di oltranzisti cattolici e leghisti che sostengono come le presunte 'lobby' gay abbiano scavato la fossa al governo Berlusconi. E’ vero, a dargli una spallata fondamentale siamo stati anche noi, per esempio con l’ultimo Gay Pride, e con la nostra attività di denuncia italiana e internazionale contro le discriminazioni. Ma sarebbe sbagliato parlare di una nostra vittoria perché lo è di tutta l’Europa civile.” Lo ha dichiarato il Presidente dell’Arcigay Paolo Patanè, ospite del talk show KlausCondicio in onda su YouTube, che ha dedicato la puntata alla fine del governo Berlusconi. “La dichiarata omofobia del Premier ha avuto rebound internazionale spaventosi, condizionandone negativamente l’immagine e gettando sull’Italia un percepito di terribile oscurantismo” ha detto Patané. E alla domanda di Klaus Davi “quanto ha contato l’ostilità dei gay nella fine della sua corsa?” “Molto. Non tanto solo quelle delle associazioni gay, ma di tutte le istituzioni europee e delle democrazie dell’Unione, del Parlamento Europeo che non hanno condiviso l’omofobia spinta di Berlusconi e la sua determinazione a negare i diritti riconosciuti da tutta l’Europa.” Patanè ricorda nel corso della puntata: “mentre Berlusconi si esercitava un machismo da caserma e si distingueva per la sua aperta e violenta misoginia, Merkel nominava ministro degli esteri un gay regolarmente sposato con un uomo, i sindaci gay di Parigi e Berlino venivano riconfermati; Obama si batteva per i gay nell’esercito. Per lui è stato l’inizio della fine…”
Nella foto: Flashmob di Arcigay Pianeta Urano Verona davanti alla Prefettura di Verona, dopo le dichiarazioni omofobe di Berlusconi
Commenti