Lega che predica bene e razzola peggio

VICENZA: IL VIGILE ASSESSORE ARRICCHITO COL PORNO
Leghista, è accusato di gestire i siti web delle prostitute
giovedì 19 agosto 2010 , di Il Corriere del Veneto

Vicenza - Incassava diecimila al mese con l'attività di promoter di prostitute e trans e viaggiava con un Porsche Cayenne. Alessandro Costa, 38 anni, vigile urbano tra Noventa vicentina e Gallio oltre che assessore alla sicurezza leghista a Barbarano vicentino, è indagato (ed è già stato sospeso dall'incarico) per favoreggiamento della prostituzione dai carabinieri di Padova. VICENZA Prelevava 250 euro al giorno da un Postamat di Cesuna, e ne incassava almeno diecimila al mese con l'attività di promoter di prostitute e trans. Andava al lavoro con un vecchio fuoristrada, ma si spostava nelle ore libere dal lavoro di vigili urbano con un Porsche Cayenne da 80mila euro. Uno stile di vita ed un volume di prelievi di denaro un po' troppo alto per immaginare che Alessandro Costa, 38 anni, vigile urbano tra Noventa vicentina e Gallio ed assessore alla sicurezza del comune di Barbarano vicentino potesse vivere solo dello stipendio da agente della polizia locale. E da ieri è risultato chiaro come faceva Costa a permettersi qualche lusso extra. Almeno a sentire i carabinieri della compagnia di Padova che hanno indagato formalmente il vigile urbano (sospeso dall'incarico) ed ormai ex assessore leghista per favoreggiamento della prostituzione. Ipotesi di reato che presto il pubblico ministero Vartan Giacomelli potrebbe modificare in sfruttamento della prostituzione.

Alessandro Costa infatti a quanto riscontrato dai carabinieri al comando del tenente Luca Bordin era a capo di una organizzazione che gestiva alcuni siti internet a luci rosse denominati «bestannunci». I siti richiamavano l'impresa virtuale messa in piedi anni fa da un gruppo di padovani, tutti indagati dalla squadra mobile veronese l'anno scorso sempre per sfruttamento della prostituzione. Il modello è sempre lo stesso: prostitute, trans e gay disposti al sesso mercenario messi in vetrina con foto e video. Al prezzo di 150 euro al mese per la promozione base. I pagamenti le clienti di Costa li facevano in contanti o con trasferimenti su alcune carte di credito flash intestate ad una prostituta romena. Le stesse card che il vigile urbano aveva in tasca quando i carabinieri sono andati a Gallio per notificargli l'indagine ed eseguire alcune perquisizioni. Nella sua auto l'esponente leghista aveva anche alcuni contratti stipulati con una decina delle oltre 200 professioniste del sesso sue clienti.

In casa sua i carabinieri hanno sequestrato alcuni computer dentro cui ci sono foto e programmi di grafica identici a quelli usati, codici compresi, per aggiornare il sito internet che da 24 ore è stato oscurato. Nei guai anche i due «procacciatori d'affari» che con Alessandro Costa avevano messo in piedi il business della promozione a luci rosse. L'ormai ex esponente leghista ha cercato di negare ogni addebito, ma le prove raccolte dai carabinieri nei suoi confronti lascerebbero pochi dubbi. Ora Costa si è messo in aspettativa dall'incarico di vigile urbano. Un anticipo della licenza matrimoniale che avrebbe chiesto da qui a pochi giorni per sposarsi il 18 settembre con l'attuale compagna, anche lei agente, della polizia provinciale. Secondo gli agenti, almeno formalmente, estranea ai traffici inconfessabili del promesso sposo.

Il caso ha scosso come un terremoto l'ambiente politico nel Vicentimo. Tutti esterrefatti gli esponenti della Lega che con Costa hanno percorso il cammino politico in questi anni. «Costa mi ha chiamato questa mattina (ieri ndr) per spiegarmi la sua versione dei fatti. Dice di essere finito per errore in questa situazione forse a causa del suo hobby della fotografia che lo ha messo in contatto con alcune modelle - spiega il sindaco di Barbarano Vicentino Roberto Boaria - Nonho mai dormito questa notte. E' sempre stata una persona corretta, competente e con una buona preparazione. Ha detto che rimetterà le deleghe di assessore, e io l'ho pregato di farlo rapidamente per poter ridistribuire gli incarichi nel consiglio del 3 settembre».

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