Rotondi Incontra Zan

ROTONDI STUDIA I PACS PADOVANI

Il ministro incontra Zan
domenica 14 settembre 2008 ,
da
Il Corriere del Veneto


PADOVA — I Pacs «alla padovana» potrebbero essere presto presi a modello dal Governo per regolamentare le unioni di fatto a livello nazionale. Ad annunciarlo ieri mattina a Padova è stato il ministro per l'attuazione del programma di Governo Gianfranco Rotondi (nella fotografia) intervenendo ad un convegno del centrodestra padovano e veneto dal titolo «Cantiere PdL» promosso dal responsabile regionale del partito della nuova Democrazia cristiana per le autonomie Settimo Gottardo. «Il Governo non ha nel suo programma di realizzare nè i Dico nè qualsiasi altra iniziativa analoga – ha premesso Rotondi - però è un tema che nella società italiana c'è ed alcuni di noi che sono anche ministri ad esempio il ministro Renato Brunetta, stanno avviando un confronto per vedere se oltre la cortina fumogena della scorsa legislatura c'è la condizione per varare una carta dei diritti delle persone conviventi che venga incontro ad alcune esigenze concrete dei cittadini senza con ciò voler fondare un nuovo istituto familiare o sociale». Quindi nessuna idea di nuove famiglie, ma piuttosto il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. «I paletti che differenzieranno le famiglie tradizionali dai conviventi saranno quelli messi dalla nostra Costituzione – ha aggiunto Rotondi - dove è scritto che è la famiglia il cardine della nostra società e quindi non siamo alla ricerca nè di duplicati nè di imitazioni più o meno comiche». A Padova dal 27 gennaio dell'anno scorso il riconoscimento del legame affettivo tra due persone conviventi è già realtà per una cinquantina di coppie: la dichiarazione di coppia anagrafica è stata illustrata al ministro Rotondi dal consigliere comunale e segretario regionale dell'Arcigay Alessandro Zan durante un incontro in Provincia. «Al ministro ho già inviato la delibera del consiglio comunale che ha fatto diventare i Pacs alla padovana realtà – spiega Zan – esprimo il mio plauso per questa apertura del Governo, a patto che non si tratti solo di un annuncio». Secondo Settimo Gottardo però a livello nazionale occorre «uscire dall'ideologia delle coppie gay, che comunque vanno tutelate, come anche quelle di due anziani che convivono senza essere fidanzati, ma per semplice solidarietà. Regolamentare queste situazioni non vuol dire equipararle alle famiglie così come sono individuate dalla Costituzione: formate da un uomo ed una donna, queste sì meritevoli poi degli sgravi fiscali e dell'assistenza dello Stato».

Commenti

Anonimo ha detto…
Grande Zan!Se ci sarà uno straccio di legge, lo dovremo a lui.
Marco T. (Vicenza)