NASCE 3D, Il progetto contro le discriminazioni del Partito Democratico di Bologna, a lanciare il progetto è SERGIO LO GIUDICE, presidente onorario di Arcigay.

“C'è una preoccuparte recrudescenza di xenofobia, fascismo latente e omofobia».

A lanciare l'allarme è Andrea De Maria, segretario provinciale del Pd, che ieri ha partecipato alla presentazione della "Rete 3D", il progetto contro le discriminazioni di genere sostenuto dai Democratici bolognesi.

L'apologia del fascismo fatta da alcuni dirigenti di An, ministro della Difesa La Russa in testa, le aggressioni di cui sono state vittime alcuni giovani omosessuali e poi un clima da - "restaurazione" che si respira nel Paese sono i motivi che hannospinto De Maria a prendere posizione: «Il presidente Fini afferma che tutta la destra deve riconoscersi nell'antifascismo? Mi fa molto piacere, spero che anche a Bologna An sia conseguente e l'anno prossimo i giovani di quel partito non confondano la pietà che si deve ai morti con il mettere sullo stesso piano chi fu antifascista e chi combattè al fianco dei nazisti», attacca De Maria, riferendosi al fatto che 1'8 settembre scorso i giovani di An hanno commemorato i caduti della Rsi.Sulla stessa linea anche Sergio Lo Giudice, già presidente di ArciGay e ora consigliere comunale del Pd, per il quale «quando va al potere la destra ci sono gruppi estremesti che pensano di poter compiere certi atti in maniera impunita», spiega riferendosi soprattutto a fenomeni come omofobia e xenofobia. Da qui una richiesta al centrodestra: «Faccia muro contro queste cose, non vorremmo che - attacca - per una perversa teoria dei vasi comunicanti ci trovassimo che partendo da un presidente del Consiglio in doppiopetto si arriva ai naziskin».E proprio per contrastare una deriva reazionaria, il Pd bolognese sostiene l'iniziativa "3D": Democratici per pari Diritti e Dignità delle persone Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, trans)ed è una rete nata nell'ambito del Pd di Bologna. 3D pubblicizzerà la questione Lgbt con dibattiti e incontri, e proporrà campagne di sensibilizzazione su singoli temi. Inoltre lavorerà per creare occasioni di dialogo con tutti i soggetti, sia interni che esterni al Pd, sui temi dei diritti civili e delle libertà. «3D - spiega Lo Giudice - è una delle prime esperienze del genere in Italia e noi auspichiamo che ne nascano altre, sia a livello locale che nazionale. La rete - ha aggiunto - nasce dalla società civile e non si rivolge quindi solo agli aderenti al Partito Democratico, ma a tutti coloro che, anche in modo critico, guardano con attenzione al suo progetto».

Tra poco "3D" avrà un sito, per ora, chi vuole iscriversi o chiedere informazioni può rivolgersi a una mail: 3d.bologna@gmailcom

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