#EleNão Lui No! Il Brasile verso una nuova era fascista?

Jair Bolsonaro, candidato alla Presidenza del Brasile, domenica prossima potrebbe vincere con il 60 per cento le elezioni.Oggi, in Brasile come in tante altre parti del mondo il rischio di un ritorno alla dittatura fascista o quantomeno ad una "democratura", ovvero una democrazia sotto controllo è alto, se tale personaggio vince. Alcuni paesi, un tempo più laici e democratici hanno già da tempo intrapreso questa brutta strada; esempio: Russia, Ungheria con diversi paesi dell'ex blocco sovietico, Turchia ecc.
Jair Bolsonaro, uomo di estrema destra dichiarato, estimatore della dittaura militare, misogino ed omofobo ha detto:
"Questi fuorilegge rossi saranno banditi dalla nostra patria. Sarà una pulizia che non si è mai vista nella storia. O vanno all'estero o vanno in prigione" (riferito agli avversari politici);
“Preferirei che mio figlio morisse in un
incidente stradale, piuttosto che scoprirlo gay”;
“Gli omosessuali vogliono essere vittime, vogliono superpoteri. Se un gay muore in Brasile, i media dicono subito che è omofobia. Molti sono uccisi dai loro stessi colleghi, nei luoghi di prostituzione o per overdose“;
“Rimpiango la dittatura che ha sbagliato solo a torturare, invece di uccidere”;
“Non ti stuprerei solo perché sei troppo brutta e non te lo meriti”.

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