“Mancava proprio il commento della Santanché, inutile sottosegretario di un Governo che protegge le caste politiche ed economiche e stanga i poveracci, sul matrimonio di Paola e Ricarda”: così Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, commenta le affermazioni di Daniela Santanché sulle nozze, in Germania, tra la deputata del Pd Paola Concia e la sua compagna. “Questa paladina dei valori morali e della famiglia tradizionale, appartenente a una masnada di politici ipocriti, separati, divorziati, tra cui molti di giorno eterosessuali e di notte frequentanti i più clandestini luoghi della più varia sessualità- prosegue Mancuso – si permette, con il cattivo gusto che la contraddistingue, di fornire giudizi sul bellissimo, normale, commovente matrimonio tedesco dell’onorevole Paola Concia. Provo una certa inquietudine per tutti i supposti amici gay della Santanché, che sarebbero infastiditi per quello che in tutta Europa é sancito come un diritto: poter acquisire diritti e doveri per un rapporto stabile omosessuale”. “Se la Santanché, provasse un minimo di ritegno,dovrebbe vergognarsi di aver paragonato il matrimonio di Paola e Ricarda a una baracconata, condizione di cui sicuramente il sottosegretario ha una grande dimestichezza”
conclude Mancuso.
conclude Mancuso.
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