L'ennesimo atto di Omofobia contro di noi, tanta solidarietà a Paola Concia, ma di una legge non se ne deve parlare...
Ancora una volta, nonostante il clamore mediatico seguito all'aggressione verbale di Paola Concia, Lesbica militante e Deputato del PD, non ci sarà nulla di fatto per avere anche in Italia, una legge contro l'Omofobia, che tuteli le persone lgbt da aggressioni verbali e fisiche. Quasi tutte le forze politiche, tranne un paio di eccezioni, in questo momento si guardano bene dal fare proposte, terrorizzate dalle sicure prese di posizione contro delle gerarchie vaticane.
Perciò il messaggio è questo: insultateci e aggrediteci pure, tanto nessuno vi toccherà!
Di seguito i comunicati stampa di Arcilesbica e Arcigay Nazionali:
Di cosa son son fatte le nostre mani
Anna Paola Concia e la sua compagna sono state aggredite verbalmente e minacciate a Roma per aver osato camminare mano nella mano, testimoniando così un legame, un affetto, un'esistenza che questo paese non vuole accettare o vedere e tanto meno tutelare. Da anni chiediamo un'estensione della legge Mancino senza ottenerla, se la deputata volesse denunciare il colpevole dell'aggressione potrebbe fare ben poco, visto che l'aggressore non è passato dalle minacce ai fatti. Ciò significa che chiunque ci può insultare senza rischi, che per difenderci dobbiamo prima finire al pronto soccorso. Chiunque può fare terrorismo sulle nostre vite e cercare di imporci l'invisibilità come condizione permanente. Ma sapete ? Noi non ci stiamo. Non ci stiamo come donne e lesbiche e a tutte ci rivolgiamo, perché non siano spettatrici e complici. Non ci stiamo come associazione che da anni lotta per la visibilità, condizione primaria per una vita dignitosa. Non ci stiamo come cittadine di uno stato nato dalla lotta partigiana a farci dire che dovevamo bruciare tutte nei forni. Non ci stiamo come italiane perché dopo tutto amiamo il nostro paese e vogliamo salvarlo da se stesso. Di cosa sono fatte le nostre mani, che non possano compiere un gesto d'amore ?
Il mondo della politica sordo alle nostre richieste, chi si sente autorizzato ad aggredirci, chi resta a guardare indifferente, tutti costoro hanno un serio problema di percezione. La mostruosità sta nell'occhio di chi guarda, se non ci vede quali siamo, esseri umani
Ostilia Mulas Segreteria Nazionale ArciLesbica
e-mail: ufficiostampa@arcilesbica.it
Mobile: 327.324.31.01 http://www.arcilesbica.it/
Comunicato stampa Arcigay del 21 Aprile
Arcigay esprime sdegno per l’ignobile e vigliacca aggressione omofoba subita dall’onorevole Paola Concia e dalla sua compagna Riccarda, ieri sera mentre camminavano mano nella mano all’uscita dal palazzo del Parlamento.
L’atto è di una gravità inaudita perché ha colpito due persone, la loro identità, i loro sentimenti, e, attraverso Paola deputata e relatrice della Legge contro l’omofobia, il simbolo di quella battaglia parlamentare che è stata abbandonata con cinismo e assenza di spessore politico da un Legislatore distante dal Paese e dai suoi problemi reali.
Questa aggressione solleva la nostra rabbia non solo per la violenza nei confronti di due donne lesbiche, ma rappresenta un oltraggio al Parlamento, e al senso stesso della battaglia per una giusta eguaglianza delle persone gay, lesbiche e transessuali in Italia.
Queste circostanze ci ricordano quanto facilmente in Italia si dimentichi la tragedia silenziosa di migliaia di persone gay, lesbiche e trans che ogni giorno nel nostro Paese soffrono violenze verbali, fisiche, e psicologiche negli ambiti più diversi.
Per l’ennesima volta ci rivolgiamo alle Istituzioni perché la smettano di coprire con la loro inazione la violenza e la vigliaccheria degli omofobi ed abbiano piuttosto l’umanità, il coraggio, la decenza ed il senso del dovere di proteggere le persone gay, lesbiche e transessuali, come tutti i cittadini, dal disprezzo dell’ignoranza e degli abusi, estendendo la legge Mancino contro l’ omofobia e la transfobia.
A Paola Concia e alla sua compagna va tutta la solidarietà di Arcigay.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
Ancora una volta, nonostante il clamore mediatico seguito all'aggressione verbale di Paola Concia, Lesbica militante e Deputato del PD, non ci sarà nulla di fatto per avere anche in Italia, una legge contro l'Omofobia, che tuteli le persone lgbt da aggressioni verbali e fisiche. Quasi tutte le forze politiche, tranne un paio di eccezioni, in questo momento si guardano bene dal fare proposte, terrorizzate dalle sicure prese di posizione contro delle gerarchie vaticane.
Perciò il messaggio è questo: insultateci e aggrediteci pure, tanto nessuno vi toccherà!
Di seguito i comunicati stampa di Arcilesbica e Arcigay Nazionali:
Di cosa son son fatte le nostre mani
Anna Paola Concia e la sua compagna sono state aggredite verbalmente e minacciate a Roma per aver osato camminare mano nella mano, testimoniando così un legame, un affetto, un'esistenza che questo paese non vuole accettare o vedere e tanto meno tutelare. Da anni chiediamo un'estensione della legge Mancino senza ottenerla, se la deputata volesse denunciare il colpevole dell'aggressione potrebbe fare ben poco, visto che l'aggressore non è passato dalle minacce ai fatti. Ciò significa che chiunque ci può insultare senza rischi, che per difenderci dobbiamo prima finire al pronto soccorso. Chiunque può fare terrorismo sulle nostre vite e cercare di imporci l'invisibilità come condizione permanente. Ma sapete ? Noi non ci stiamo. Non ci stiamo come donne e lesbiche e a tutte ci rivolgiamo, perché non siano spettatrici e complici. Non ci stiamo come associazione che da anni lotta per la visibilità, condizione primaria per una vita dignitosa. Non ci stiamo come cittadine di uno stato nato dalla lotta partigiana a farci dire che dovevamo bruciare tutte nei forni. Non ci stiamo come italiane perché dopo tutto amiamo il nostro paese e vogliamo salvarlo da se stesso. Di cosa sono fatte le nostre mani, che non possano compiere un gesto d'amore ?
Il mondo della politica sordo alle nostre richieste, chi si sente autorizzato ad aggredirci, chi resta a guardare indifferente, tutti costoro hanno un serio problema di percezione. La mostruosità sta nell'occhio di chi guarda, se non ci vede quali siamo, esseri umani
Ostilia Mulas Segreteria Nazionale ArciLesbica
e-mail: ufficiostampa@arcilesbica.it
Mobile: 327.324.31.01 http://www.arcilesbica.it/
Comunicato stampa Arcigay del 21 Aprile
Arcigay esprime sdegno per l’ignobile e vigliacca aggressione omofoba subita dall’onorevole Paola Concia e dalla sua compagna Riccarda, ieri sera mentre camminavano mano nella mano all’uscita dal palazzo del Parlamento.
L’atto è di una gravità inaudita perché ha colpito due persone, la loro identità, i loro sentimenti, e, attraverso Paola deputata e relatrice della Legge contro l’omofobia, il simbolo di quella battaglia parlamentare che è stata abbandonata con cinismo e assenza di spessore politico da un Legislatore distante dal Paese e dai suoi problemi reali.
Questa aggressione solleva la nostra rabbia non solo per la violenza nei confronti di due donne lesbiche, ma rappresenta un oltraggio al Parlamento, e al senso stesso della battaglia per una giusta eguaglianza delle persone gay, lesbiche e transessuali in Italia.
Queste circostanze ci ricordano quanto facilmente in Italia si dimentichi la tragedia silenziosa di migliaia di persone gay, lesbiche e trans che ogni giorno nel nostro Paese soffrono violenze verbali, fisiche, e psicologiche negli ambiti più diversi.
Per l’ennesima volta ci rivolgiamo alle Istituzioni perché la smettano di coprire con la loro inazione la violenza e la vigliaccheria degli omofobi ed abbiano piuttosto l’umanità, il coraggio, la decenza ed il senso del dovere di proteggere le persone gay, lesbiche e transessuali, come tutti i cittadini, dal disprezzo dell’ignoranza e degli abusi, estendendo la legge Mancino contro l’ omofobia e la transfobia.
A Paola Concia e alla sua compagna va tutta la solidarietà di Arcigay.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
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