Ma perché il Vaticano ha oggi deciso di mettersi nel novero dei paesi che ammettono il reato di omosessualità? Quale ispirazione divina, ha consigliato al rappresentante osservatore all’Onu della chiesa cattolica di scagliarsi contro la richiesta presentata dal governo francese, e sottoscritta anche dal governo italiano, di depenalizzare l’omosessualità? Circa novanta paesi nel mondo prevedono il reato di omosessualità, una cinquantina di questi lo puniscono con il carcere, le sevizie, la tortura, i lavori forzati, di questi una decina prevedono la pena capitale. Non c’è ragione ideale, religiosa, culturale che possa giustificare una simile presa di posizione vaticana! Ci attendiamo una retro marcia, una presa di distanza diffusa dentro la chiesa, una reazione da parte del mondo intellettuale, civile e politico italiano. Quello che è accaduto non ha giustificazione, non è ammissibile nella comunità internazionale libera dalle dittature, dalle teocrazie, di regimi sanguinari che impiccano, lapidano, schiacciano vivi, migliaia di gay, di lesbiche, di donne. Invochiamo delle scuse, ci appelliamo a tutti i cittadini italiani affinché a facciano sentire la propria voce!
Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay
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