CAMERA, COMMISSIONE GIUSTIZIA: NO AD UNA LEGGE CON CONNESSIONI TRA STALKING E OMOFOBIA Pdl contro l'omofobia di competenza della commissione Affari costituzionali venerdì 25 luglio 2008 , di ASCA
Roma, 25 lug - L'ampio confronto sviluppatosi in Commissione Giustizia sul ddl governativo 1440 e sulle numerose pdl che prevedono l'introduzione nell'ordinamento del delitto di molestie insistenti ha confermato il no a connettere con le misure di contrasto dello stalking quelle relative alle discriminazioni per motivi di scelte sessuali ed identita' di genere. Lo ha ribadito la Presidente della Commissione, Giulia Bongiorno precisando le ragioni per cui la pdl presentata da Anna Paola Concia del PD, e gia' assegnata alla Affari Costituzionali e alla Giustizia in seduta congiunta, rientra nell'ambito della parita' dei diritti e dei divieti di discriminazione che sono di competenza della Affari Costituzionali. La Giustizia andra' avanti, quindi, nella definizione di un testo base o di un testo unificato dei numerosi progetti specificamente relativi alle molestie insistenti che gia' nella scorsa legislatura erano stati stralciati rispetto al testo allora approvato dall'Esecutivo per il contrasto della violenza sessuale. E proprio a quello schema normativo e alla messa a punto che era stata fatta con il testo unificato-stralcio proposto dall'ex Presidente della Giustizia, Pino Pisicchio hanno fatto riferimento vari deputati per formulare alcune riserve sul ddl presentato ora dal Governo.Riserve espresse anche da Manlio Contento del PdL perche' nel testo governativo piu' che all'evento della sofferenza psichica suscitata nella vittima dal molestatore si fa riferimento alla idoneita' della condotta a cagionare un perdurante e grave stato di ansia.Questa dizione non supera le obiezioni che erano state gia' affrontate nella scorsa legislatura per la indeterminatezza della formula usata e per l'esigenza di un chiaro nesso di casualita' necessario a configurare il reato. Anche l'ex Ministro Barbara Pollastrini ed altri deputati del PD hanno rilevato che occorre un piu' complessivo approccio al problema delle molestie e della violenza pur concordando con la urgenza di colmare il vuoto normativo esistente in materia di stalking. Marilena Samperi del PD ha sostenuto che resta valida l'impostazione che quasi tutti i gruppi avevano concordato nella scorsa legislatura disciplinando unitariamente il problema della violenza sessuale, della omofobia e delle molestie che sono imputabili innanzitutto a carenze culturali.La Commissione, comunque, procedera' nella definizione del testo centrato sulle molestie reiterate ed insistenti. Punto essenziale - come ha sottolineato Manlio Contento - e' punire il nuovo delitto a querela della persona offesa e non procedendo d'ufficio perche' deve essere rimessa alla vittima la valutazione di affrontare un processo penale che puo' essere doloroso proprio per la parte offesa.
Roma, 25 lug - L'ampio confronto sviluppatosi in Commissione Giustizia sul ddl governativo 1440 e sulle numerose pdl che prevedono l'introduzione nell'ordinamento del delitto di molestie insistenti ha confermato il no a connettere con le misure di contrasto dello stalking quelle relative alle discriminazioni per motivi di scelte sessuali ed identita' di genere. Lo ha ribadito la Presidente della Commissione, Giulia Bongiorno precisando le ragioni per cui la pdl presentata da Anna Paola Concia del PD, e gia' assegnata alla Affari Costituzionali e alla Giustizia in seduta congiunta, rientra nell'ambito della parita' dei diritti e dei divieti di discriminazione che sono di competenza della Affari Costituzionali. La Giustizia andra' avanti, quindi, nella definizione di un testo base o di un testo unificato dei numerosi progetti specificamente relativi alle molestie insistenti che gia' nella scorsa legislatura erano stati stralciati rispetto al testo allora approvato dall'Esecutivo per il contrasto della violenza sessuale. E proprio a quello schema normativo e alla messa a punto che era stata fatta con il testo unificato-stralcio proposto dall'ex Presidente della Giustizia, Pino Pisicchio hanno fatto riferimento vari deputati per formulare alcune riserve sul ddl presentato ora dal Governo.Riserve espresse anche da Manlio Contento del PdL perche' nel testo governativo piu' che all'evento della sofferenza psichica suscitata nella vittima dal molestatore si fa riferimento alla idoneita' della condotta a cagionare un perdurante e grave stato di ansia.Questa dizione non supera le obiezioni che erano state gia' affrontate nella scorsa legislatura per la indeterminatezza della formula usata e per l'esigenza di un chiaro nesso di casualita' necessario a configurare il reato. Anche l'ex Ministro Barbara Pollastrini ed altri deputati del PD hanno rilevato che occorre un piu' complessivo approccio al problema delle molestie e della violenza pur concordando con la urgenza di colmare il vuoto normativo esistente in materia di stalking. Marilena Samperi del PD ha sostenuto che resta valida l'impostazione che quasi tutti i gruppi avevano concordato nella scorsa legislatura disciplinando unitariamente il problema della violenza sessuale, della omofobia e delle molestie che sono imputabili innanzitutto a carenze culturali.La Commissione, comunque, procedera' nella definizione del testo centrato sulle molestie reiterate ed insistenti. Punto essenziale - come ha sottolineato Manlio Contento - e' punire il nuovo delitto a querela della persona offesa e non procedendo d'ufficio perche' deve essere rimessa alla vittima la valutazione di affrontare un processo penale che puo' essere doloroso proprio per la parte offesa.
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