Escluso dalla testa della lista arcobaleno preferisce non farsi paracadutare altrove
giovedì 06 marzo 2008 - Il Mattino di Padova
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A metà pomeriggio, ha preferito rinunciare. Di sicuro, non per far contenta la consigliera comunale dei Verdi Aurora D’Agostino («candidata, se serve, solo per spirito di servizio»). Alessandro Zan laicamente ha preso atto che mancava la volontà politica di inserirlo nella testa di lista arcobaleno alla Camera. «Resto a disposizione, pronto a fare la mia parte nella campagna elettorale. Per far vincere la sinistra a Padova. In nome delle idee programmatiche che non ammettono ambiguità: difesa dei diritti anche civili, laicità, tutela del lavoro e dell’ambiente», spiega il consigliere comunale che è anche presidente regionale dell’Arcigay. Una decisione che era nell’aria: Zan non era disponibile a farsi «paracadutare» altrove.Le ultime telefonate con Roma hanno fatto maturare la scelta di Zan, che tuttavia non rinuncia al suo ruolo politico. Anzi.«Sono molto felice che sia il ministro Ferrero a guidare la nostra lista. E’ la miglior risposta alla candidatura di Calearo che davvero produce un vulnus rispetto alla storia del centro-sinistra nel Veneto. Ma conosco bene e da tempo anche Luana Zanella: una bravissima persona» spiega il consigliere di Sinistra laica.Zan guarda sempre verso Madrid, non solo in materia di tutela delle coppie di fatto: «Bisogna imparare da Zapatero, che con chiarezza e senza paura indica le scelte di campo e ottiene la fiducia degli elettori».Una lezione che Zan è prontissimo ad applicare nelle prossime settimane: «Il Pd, proprio con Calearo, ha alzato la posta. Punta ad annullare la sinistra in Veneto. Al contrario, si tratta di dare più forza alla sinistra arcobaleno che interpreta la vera alternativa a Berlusconi».Zan avrà tempo e modo di spendere ancora la sua candidatura. Da protagonista, non solo a palazzo Moroni. (e.m.)
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