La politica non comincia e non finisce con il voto.
lunedì 17 marzo 2008
Le singole socie di ArciLesbica faranno scelte individuali rispetto alle prossime elezioni, ma l'Associazione nazionale ArciLesbica nondarà indicazioni di voto.
Bologna, 16 marzo 2008
Assemblea nazionale di ArciLesbica
lunedì 17 marzo 2008
E' in atto una competizione elettorale dalla quale i due grandi partiti hanno eliminato i temi "etici", cioè hanno rimosso le nostre esistenze.Il centro-sinistra nel passato governo ha fallito: tutti i punti progressisti del programma dell'Unione sono stati cancellati per colpadell'arroganza dei centristi. Davanti ai ricatti le forze di sinistrasi sono dimostrate passive, inchiodate dalla paura della caduta del governo: non una protesta si è levata sulle questioni lgbt, più volte calpestate.Così in questi due anni, larghi settori dell'elettorato di sinistrahanno perso la fiducia nei partiti; se il paese tornerà in mano a Berlusconi sarà perché sono state tradite le speranze di tantepersone.
Ora la Sinistra Arcobaleno vuole raccogliere la bandiera della laicità, ma ancora una volta senza convinzione e aggrava la perditadella sua credibilità sostenendo come sindaco di Roma proprio quel Rutelli che è il principale alfiere della negazione della laicità.
La politica non comincia e non finisce con il voto: in passato imovimenti hanno imposto leggi "etiche" a parlamenti conservatori. Ad esempio la legge sul divorzio o la riforma del diritto di famiglia o la legge 194 sull'aborto vennero approvate negli anni settanta, grazie al grande consenso sociale che avevano saputo ottenere e nonostantealle elezioni risultasse sempre vincente la Democrazia Cristiana.
Ora la Sinistra Arcobaleno vuole raccogliere la bandiera della laicità, ma ancora una volta senza convinzione e aggrava la perditadella sua credibilità sostenendo come sindaco di Roma proprio quel Rutelli che è il principale alfiere della negazione della laicità.
La politica non comincia e non finisce con il voto: in passato imovimenti hanno imposto leggi "etiche" a parlamenti conservatori. Ad esempio la legge sul divorzio o la riforma del diritto di famiglia o la legge 194 sull'aborto vennero approvate negli anni settanta, grazie al grande consenso sociale che avevano saputo ottenere e nonostantealle elezioni risultasse sempre vincente la Democrazia Cristiana.
ArciLesbica è impegnata quotidianamente insieme ad altre associazioni, gruppi e organizzazioni omosessuali, femministi e sociali per uncambiamento culturale profondo della società che è già iniziato. Oggila società civile è più avanzata rispetto alla casta politica; a chisente di non sperare più nei cambiamenti, diciamo che noi abbiamofiducia nella reale possibilità di ottenere in Italia i diritti civili per lesbiche gay e trans attraverso una lotta incessante che costringail "palazzo" ad adeguarsi ad un quadro europeo che non cessa di progredire. Per queste ragioni ArciLesbica sceglie di puntare sui movimenti, per sbloccare una politica lontana e ostile verso le realiesigenze delle persone.Il nostro appoggio a partiti e candidat* non può essere accordatosenza fiducia. Dopo le elezioni ripresenteremo la nostra piattaforma achi avrà il compito di governare.Le esigenze delle lesbiche, dei gay e delle persone trans sonourgenti. Chi governa è la controparte da cui ottenere le risposte cheda troppo tempo aspettiamo: lotteremo contro gli omofobi e cercheremo l'appoggio di tutti i soggetti sensibili, anche nelle istituzioni, masappiamo che ciò che potrà determinare il nostro successo sarà ungrande movimento che imponga nuove direzioni.
Le singole socie di ArciLesbica faranno scelte individuali rispetto alle prossime elezioni, ma l'Associazione nazionale ArciLesbica nondarà indicazioni di voto.
Bologna, 16 marzo 2008
Assemblea nazionale di ArciLesbica
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